La Corte di Cassazione ha recentemente emesso un’ordinanza che ha confermato il principio già espresso in una precedente sentenza: quando il figlio diventa economicamente autosufficiente,
il genitore non collocatario non è tenuto a continuare a corrispondere il contributo al mantenimento.
Inoltre, ha diritto ad ottenere la revoca dell’assegnazione della casa coniugale senza che questo comporti riconoscimento alcuno su eventuali aumenti del contributo al mantenimento in favore dell’ex coniuge.
Ma cosa significa tutto ciò? In sostanza, quando il figlio diventa indipendente e non ha più bisogno del supporto economico dei genitori, il genitore non collocatario può chiedere la revoca dell’assegnazione della casa coniugale senza dover corrispondere un contributo aggiuntivo di mantenimento all’ex coniuge.
Questa decisione si basa sull’accertamento del venir meno dell’interesse dei figli a mantenere il proprio ‘habitat’ domestico in conseguenza del raggiungimento della maggiore età e del conseguimento dell’autosufficienza economica
In sintesi, questa ordinanza chiarisce la situazione per i genitori non collocatari che si trovano in questa situazione, ma è importante sottolineare che ogni caso è diverso e richiede un’attenta valutazione delle circostanze specifiche.