La sentenza che cambia le regole: strade e marciapiedi sotto il riflettore della responsabilità extracontrattuale

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Quante volte ci è capitato di cadere per strada a causa di una buca o di un terreno accidentato e sconnesso? Quante volte, nonostante le cure mediche e i danni permanenti subiti, ci è stato negato un risarcimento perché si affermava che la colpa era del danneggiato incapace di prevedere situazioni di pericolo? 

Condivido con voi una notizia di grande importanza che riguarda la responsabilità extracontrattuale da cose in custodia.
La recente sentenza della Corte di Cassazione (sez. III 9/02/2023 n. 4051 – cass. n. 9172/ del 3/04/2023), ha sollevato un dibattito di rilievo sulla responsabilità civile legata alle strade e ai marciapiedi. In questa sentenza, sono state apportate importanti precisazioni che richiamano all’importanza della corretta manutenzione di queste infrastrutture.

Secondo la Corte di Cassazione, la condotta colposa del danneggiato non è di per sé idonea a interrompere il nesso causale. È fondamentale che il danneggiato dimostri il legame tra la cosa in custodia, ovvero la strada o il marciapiede, e il danno subito. 

D’altra parte, spetta al custode, che sia un ente pubblico responsabile delle strade pubbliche o una società privata gestore dell’area interessata, provare che il danno non è stato causato dalla cosa in questione, ma da un caso fortuito o da un evento non prevedibile o evitabile.

Questa sentenza rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti delle persone danneggiate. Finalmente, si riconosce l’importanza di una corretta manutenzione delle strade e dei marciapiedi per prevenire incidenti e garantire la sicurezza dei cittadini.

È fondamentale tenere presente l’importanza della responsabilità civile nelle questioni relative alle strade e ai marciapiedi. La recente sentenza della Corte di Cassazione richiama all’attenzione il bisogno di garantire una corretta manutenzione delle infrastrutture, al fine di prevenire danni e incidenti che possono avere gravi conseguenze per le persone. Siamo fiduciosi che questa sentenza aprirà la strada a una maggiore consapevolezza e a una migliore tutela dei diritti dei cittadini.